Il frantoio
In questo luogo si conservano i resti del più antico frantoio oleario della Liguria e rispecchiano la descrizione di frantoi del De Agricultura di Catone del I secolo a.C.
La prima fase di lavorazione avveniva in uno spazio in cui era posizionata una macina; il frutto della premitura era una pasta di olive che veniva sistemata in corrispondenza di due torchi (se ne conserva solo uno) presenti nel vano rialzato. Qui, su un elemento circolare in calcare incassato nel pavimento, si creava una pila formata dall’alternanza di strati di pasta di olive e di dischi in fibra vegetale che venivano pressati attraverso un sistema di travi di legno.
L’olio defluiva in una canaletta fino a raggiungere una vasca per poi essere trasferito in grandi contenitori di terracotta interrati che ne garantivano una conservazione ottimale e che formavano la cella olearia.
La grande quantità di olio testimoniata da tali contenitori porta a pensare che una parte doveva essere destinata alla vendita.

