Le corti
Oltre agli spazi corrispondenti all’abitazione del proprietario e al frantoio, la Villa comprendeva anche superfici libere da costruzioni come la cosiddetta “grande corte” un’ampia area quadrangolare, coltivata, delimitata da muri di terrazzamento e la “piccola corte”, lastricata, intorno a cui si dispongono vari ambienti legati alle attività agricole.
L’appezzamento era completato da terreno destinato alle colture – in particolare all’olivo – e al pascolo.
Negli scavi archeologici realizzati al di sotto dei vani della piccola corte sono venuti alla luce i resti di una costruzione del II secolo a.C., rasata fino al livello dei pavimenti in cocciopesto, con un orientamento diverso da quello dell’impianto che le si sovrappone.
Nella fascia tra le due corti era posizionata la cella olearia per la conservazione dell’olio, accanto a questa nel XVIII secolo è stato edificato il casale rurale che ospita il piccolo museo con i reperti ritrovati nella Villa.
