La memoria della frequentazione antica dell’area si è tramandata nel tempo, rafforzata dal fatto che l’imponente costruzione della cisterna ha sfidato i secoli.
L’allora Soprintendenza alle Antichità della Liguria, dopo le prime esplorazioni preliminari, alla fine degli anni ’60 del secolo scorso ha avviato una serie di campagne di scavo che si sono protratte negli anni permettendo di riportare alla luce quasi per intero l’ampia aerea occupata dalla Villa e i suoi annessi.
I risultati delle indagini sono in gran parte stati resi noti attraverso pubblicazioni scientifiche e testi di taglio divulgativo.
Fatta salva la necessaria manutenzione, gli interventi condotti negli anni recenti si sono posti in prevalenza l’obiettivo di rendere il sito archeologico fruibile in modo ottimale, puntando l’attenzione sugli aspetti legati alla valorizzazione.
Attualmente la Villa è gestita per conto del Ministero della Cultura e dalla Direzione regionale musei nazionali Liguria.
